La Commissione europea ha approvato una proposta di Regolamento europeo sulla data governance, il “Data governance act”.
La proposta è stata elaborata a seguito di un ampio processo di consultazione pubblica svoltasi tra febbraio e maggio 2020 a cui hanno partecipato, con i loro contributi, oltre 800 stakeholders pubblici e privati.
Il provvedimento si inserisce all’interno della “European strategy for data 2020” e si pone come uno strumento trasversale rispetto agli altri atti già adottati come il GDPR, la Direttiva ePrivacy e la Direttiva PSI. L’obiettivo è quello di disegnare un nuovo meccanismo per la governance dei dati nel pieno rispetto dei valori e dei principi europei.
In particolare, con il Regolamento la Commissione si propone di:
- potenziare il controllo di cittadini e imprese sui propri dati, in modo da rafforzare la fiducia e offrire un modello alternativo alle pratiche di trattamento attuali effettuate da piattaforme e provider;
- facilitare la condivisione e la circolazione dei dati favorendo l’ingresso di nuovi soggetti intermediari che possano svolgere un ruolo di garanzia e affidabilità nelle dinamiche connesse alla circolazione dei dati;
- facilitare il riuso dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni.
Molte le novità da approfondire contenute nei 46 considerando e 35 articoli della proposta: la creazione di un meccanismo per il riutilizzo delle informazioni detenute dal settore pubblico, l’istituzione di un regime di notifica e controllo per i servizi di data sharing e la creazione di un meccanismo di registrazione volontaria delle organizzazioni che raccolgono ed elaborano i dati resi disponibili per scopi altruistici.
È prevista anche l’individuazione da parte di ciascun Stato membro di un’autorità nazionale competente sui temi del Regolamento. Ciascuna autorità indicherà un proprio rappresentante nello European Data Innovation Board e dovrà coordinarsi con le altre autorità che – a diverso titolo – si occupano di dati (privacy, concorrenza, cybersecurity).