Pubblicato dal Garante Privacy il vademecum “Attenzione quando pubblichi immagini online” contenente alcuni suggerimenti sulla pubblicazione di post e video su internet

Maria Vittoria Aprigliano


Questo novembre il Garante Privacy ha pubblicato un Vademecum contenente una serie di suggerimenti da seguire nel caso di pubblicazione online di foto e/o video.

L’intento perseguito dal Garante è quello di sensibilizzare al rispetto della privacy anche i non addetti ai lavori, creando una maggiore consapevolezza degli utenti del web circa i propri diritti e gli strumenti per proteggerli.

Nel documento, nominato “Consigli per tutelare la tua privacy se metti immagini online”, il Garante fornisce una serie di suggerimenti volti a salvaguardare non solo la privacy del soggetto che pubblica online questi contenuti, ma anche quella di eventuali soggetti terzi ritratti.

In primo luogo, l’Authority ricorda che si possono pubblicare sul web immagini di altre persone solo una volta ottenuto il loro consenso. A questo proposito, il suggerimento è quello di non inserire tag con i nomi di altre persone nelle immagini, salvo che queste non siano d’accordo.

Il Garante invita inoltre a una riflessione attenta, che dovrebbe precede il momento della pubblicazione. In seguito alla pubblicazione, potrebbe infatti essere difficile eliminare dalla rete tutte le tracce dei contenuti pubblicati, specie se sono stati copiati o diffusi su altri siti web o social network.

Il Vademecum suggerisce inoltre di tenere in debita considerazione il pubblico al quale ci si rivolge. I principali social media, infatti, consentono di selezionare gli utenti con cui condividere i contenuti: tutti oppure solo ad una determinata cerchia di persone.

Il Garante ricorda inoltre la facoltà di cogni utente di controllare i tag con il proprio nome associati a foto e filmati che circolano online. A tale proposito, il Vedemecum ricorda che alcuni social network danno la possibilità di impostare le proprie scelte, in particolare:

  1. bloccare l’inserimento di tag con il proprio nome nelle immagini postate da altre persone;
  2. autorizzare solo alcune persone a taggare le immagini con il proprio nome;
  3. ricevere una notifica se qualcuno collega il proprio nome ad un’immagine, in modo che sia possibile approvare o rifiutare il tag.

Infine, il Garante ricorda che molte app richiedono l’accesso alle foto o ai filmati conservati su smartphone o tablet. A tale proposito, il suggerimento è quello di capire a quale scopo potrebbero essere utilizzate o diffuse le immagini prima di autorizzare l’accesso.

Immagine di Markus Spiske su Unsplash

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