Il virtuale è reale: le sfide giuridiche del metaverso
Con il concetto di metaverso, e con quello che sarà il suo portato nello stile di vita di ciascuno di voi, siamo destinati a fare i conti. Quali siano le ricadute giuridiche dell’impiego della realtà virtuale su vasta scala e per usi non solo ludici e ricreativi pone quesiti e suscita necessità di approfondimenti e interpretazione a chi si occupa di legge e nuove tecnologie.
E-Lex commenta questo fenomeno e le sfide di interpretazione giuridica in un articolo di approfondimento pubblicato sul TOP LEGAL Focus Technology e AI n. 4/2021 in uscita in questi giorni.
Di seguito potete leggere o scaricare il contributo in formato PDF.
Il virtuale è reale: le sfide giuridiche del metaverso
Uno dei principali fenomeni collegati all’innovazione digitale è rappresentato dal proliferare di termini, spesso di matrice anglosassone, che diventano di uso comune e penetrano nel linguaggio aziendale, nei documenti contrattuali e negli atti giudiziari. Social media, cloud computing, blockchain, big data, artificial intelligence, nonfungible token: sono solo alcuni dei termini che identificano tecnologie e strumenti in relazione ai quali, nel corso degli anni, E-Lex ha fornito assistenza a clienti pubblici e privati, affrontando sfide giuridiche innovative e ancora inesplorate.
L’ultima di queste parole (e la più avanzata frontiera su cui ci stiamo concentrando), in ordine di tempo, sembra essere “metaverso”.
Il termine fu coniato nel 1992, per indicare una realtà virtuale in cui grazie ad un proprio avatar tridimensionale era possibile lavorare, studiare, giocare con altre persone e persino guadagnare, riproducendo nel virtuale la propria esistenza reale. Il fenomeno non è quindi del tutto nuovo (qualcuno ricorderà Second Life), ma la sempre maggiore disponibilità di occhiali e visori 3D, insieme a cospicui investimenti di alcune aziende leader nella tecnologia, stanno spingendo organizzazioni pubbliche e private a preparare lo sbarco nel metaverso, investendo su piattaforme proprietarie oppure in partnership al fine di aumentare la propria produttività o di erogare servizi.
Un decennio di esperienza sul campo consente ai professionisti di E-Lex di prevedere che numerose problematiche giuridiche già affrontate in passato si riproporranno anche nel metaverso.
Non è difficile, ad esempio, ipotizzare che uno dei primi temi riguarderà la tutela di marchi e segni distintivi, anche per evitare abusi e casi di contraffazione che potrebbero ingenerare confusione nel pubblico degli utenti. I soggetti che venderanno i propri servizi nel metaverso dovranno rispettare tutte le norme che l’ordinamento pone a tutela dei consumatori e che disciplinano le attività di prestatori dei servizi di commercio elettronico.
Grande attenzione andrà riservata al rispetto delle normative in materia di protezione dei dati personali, fin dalla progettazione del servizio in modo da renderlo effettivamente conforme ai dei principi di privacy by design e by default previsti dal GDPR. La Privacy e la protezione dei dati sono temi cruciali anche in considerazione della mole di dati raccolti da visori e applicazioni tecnologicamente sempre più avanzati.
I differenti tipi di contratti da stipulare richiederanno competenze legali specifiche, in modo da regolare i rapporti con i fornitori, con i titolari delle piattaforme e degli store, e infine con gli utenti, anche in considerazione delle interazioni tra gli avatar e dei possibili comportamenti penalmente rilevanti.
Tutti questi aspetti si sommano alla definizione di eventuali controversie, per le quali andrà valutato attentamente il ricorso a meccanismi di online dispute resolution. Non c’è dubbio, però, che anche nei metatribunali serviranno veri avvocati.