Dopo i pareri favorevoli del Garante privacy e del Consiglio di Stato, il 28 novembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento per l’attribuzione delle misure premiali per l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici, c.d. “cashback”, previsto dalla Legge di bilancio per il 2020 (come modificata dal “Decreto Agosto”). Il programma, che prevede uno stanziamento complessivo di 6 miliardi di euro per gli anni 2021 e 2022, consentirà a chi effettua pagamenti elettronici di ricevere rimborsi annui per oltre 3.000 euro e, per ora, sarà accessibile solo registrando i propri strumenti di pagamento sull’app IO
Cos’è il cashback di Stato
Con il termine cashback normalmente si intende la pratica di marketing utilizzata dagli operatori commerciali per fidelizzare la clientela attraverso la promessa di restituire parte degli importi spesi utilizzando un particolare strumento di pagamento, oppure per l’acquisto di particolari prodotti o servizi.
Il programma cashback di Stato, invece, persegue altre finalità: da una parte, mira a sostenere la domanda di beni e servizi in un periodo – quale quello attuale – di crisi delle vendite; dall’altra, punta a incentivare il ricorso alle transazioni elettroniche anche per pagamenti di importi contenuti, nell’ottica di consentire una maggiore trasparenza e favorire così l’imposizione fiscale.
Con il Decreto 24 novembre 2020, n. 156, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 novembre 2020, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha adottato il regolamento per il funzionamento del programma cashback previsto dalla Legge di bilancio per il 2020 (l. n. 160/2019), come modificata dal Decreto-legge n. 104 del 2020 (c.d. “Decreto Agosto”, conv. con mod. dalla L. n. 126/2020).
Il programma, che prevede uno stanziamento complessivo di 6 miliardi di euro per gli anni 2021 e 2022, consentirà a chi effettua pagamenti elettronici in favore di commercianti, artigiani e professionisti (esclusi gli acquisti online), di ricevere un rimborso pari al 10 per cento di ogni transazione registrata, fino a un limite annuo di 150 euro per semestre e, per ora, sarà accessibile solo previa registrazione degli strumenti di pagamento sull’app IO. In attesa della piena entrata a regime del programma, il regolamento prevede, inoltre, una fase sperimentale che consentirà di ottenere un rimborso fino a 150 euro per gli acquisti effettuati nel mese di dicembre 2020. È previsto, inoltre, un rimborso speciale di 1.500 euro per gli utenti che avranno effettuato il maggior numero di transazioni nell’arco di un semestre.
Come funziona il sistema cashback
Il regolamento appena pubblicato disciplina le modalità di funzionamento del sistema cashback e di accesso al programma. Per ottenere i rimborsi, il soggetto che intende aderire deve registrare nell’app IO gli estremi identificativi degli strumenti di pagamento elettronici di cui intende avvalersi per effettuare gli acquisiti. A ciascuno strumento di pagamento sarà associato un numero identificativo (primary account number, o PAN), poi soggetto a oscuramento crittografico non reversibile (generando così l’hashpan), che sarà utilizzato al fine di individuare i dati necessari da inviare al sistema cashback per il calcolo del rimborso, il quale infine sarà versato sul domicilio bancario indicato dall’utente.
Il regolamento, inoltre, prevede che i dati raccolti sulle singole transazioni, comunicati al sistema cashback attraverso un canale cifrato, devono essere memorizzati solo per il tempo necessario all’emissione dei rimborsi e alla gestione dei reclami.
Per iscriversi al programma cashback, dunque, gli utenti devono utilizzare IO, l’applicazione prevista dall’art. 64-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale (D. Lgs. n. 82/2005) quale punto di accesso telematico ai servizi digitali della pubblica amministrazione.
Il sistema cashback prevede anche che soggetti privati – issuer convenzionati con PagoPA – possano mettere a disposizione strumenti alternativi all’app IO per l’adesione al programma. Tuttavia, si tratta di una possibilità che esige, oltre alla sottoscrizione di un’apposita convenzione con PagoPA, anche un ulteriore parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali.
Sistema cashback e tutela della privacy
Il sistema cashback, infatti, può avere un forte impatto sulla privacy degli aderenti al programma e, pertanto, il Legislatore ha richiesto la predisposizione di misure di tutela elevate.
Sul regolamento appena pubblicato si sono già espressi favorevolmente il Garante privacy (parere del 13 ottobre 2020, n. 179) e il Consiglio di Stato (parere del 3 novembre 2020, 1747), ma solo limitatamente all’adesione al sistema tramite l’app IO.
Il Garante privacy, in particolare, ha rilevato che “il trattamento dei dati sotteso al funzionamento del Programma presenta rischi elevati per i diritti e le libertà degli interessati derivanti dalla raccolta massiva e generalizzata di informazioni di dettaglio, potenzialmente riferibili ad ogni aspetto della vita quotidiana dell’intera popolazione, che richiedono specifiche valutazioni in ordine alla proporzionalità del trattamento e all’individuazione delle misure da adottare al fine di rispettare i requisiti del Regolamento”.
Il Garante, che ha ritenuto idonee le misure previste nel regolamento a tutela degli utenti, però, ha richiesto alla società PagoPA una valutazione di impatto relativa ai trattamenti effettuati tramite l’app IO, in cui sono state esplicitate le modalità e le tempistiche con cui i dati sono conservati e cancellati.
Il Consiglio di Stato, poi, sulla scorta di quanto espresso dal Garante, ha sottolineato che “ciascun sistema informatico, messo a disposizione in alternativa all’APP IO per l’adesione al programma in questione, dovrà essere previamente e favorevolmente valutato dal Garante per la privacy, stante il notevole impatto che l’utilizzo di tali sistemi informatici comporta in ordine al trattamento dei dati personali”.
Il programma cashback si inserisce nel novero delle recenti misure economiche – quali il “Bonus vacanze” e il “Buono mobilità” – tramite cui è stata promossa la diffusione dei servizi digitali della pubblica amministrazione. Per iscriversi al programma, infatti, sarà necessario il download dell’app IO, il cui accesso richiede l’identificazione tramite l’identità digitale SPID o CIE.
Il cashback di Stato, dunque, costituisce un nuovo ed importante banco di prova per la pubblica amministrazione, che si propone di offrire ai cittadini servizi online efficaci rispetto alle finalità perseguite, ma anche sicuri per gli utenti.